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POLITICHE PER LA FAMIGLIA: 2 NUOVI PROGETTI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  • Immagine del redattore: Anna Maria Messina
    Anna Maria Messina
  • 30 mag 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

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lI 27 maggio, presso il Palazzo dei Congressi a Roma, nell’ambito del FORUM PA, si è tenuto il seminario a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri sui nuovi progetti delle politiche per la Famiglia.

Per Ugl era presente Luisa Molè, Responsabile Welfare e politiche di genere UR Lazio.

I progetti presentati sono FamilyLine, per l’accessibilità ai servizi pubblici rivolti alle famiglie, e FamilyLab, cooperazione per un welfare sostenibile e abilitante attivati dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e realizzati in collaborazione con FormezPA.

Vediamo da vicino di cosa si tratta.

Il progetto FamilyLab si rivolge agli amministratori e agli operatori impegnati nella programmazione delle politiche per la famiglia e intende far emergere, modellizzare e diffondere il patrimonio di esperienze, realizzate a livello locale e nazionale, per l’attuazione di nuove soluzioni di welfare familiare. A tale scopo viene costituita una rete di operatori che, facilitando il confronto e valorizzando i saperi, conduca al rafforzamento delle competenze. Attraverso il portale FamilyLab è possibile: usufruire di percorsi di confronto e formazione (webinar), consultare e incrementare il catalogo on line delle migliori esperienze, aggiornarsi continuamente. Il progetto che interessa più da vicino le famiglie e tutti i suoi componenti è il FamilyLine. Risponde alla esigenza di facilitare l’accesso ai servizi pubblici. Gli strumenti previsti sono il Contact Center, numero verde 800.254.009, operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17,00 e il collegamento on line al portale FamilyLine. Il progetto nasce per offrire risposte mirate ad orientare il cittadino nell’intero percorso di utilizzazione dei servizi. L’obiettivo generale del progetto è sostenere la Riforma della PA semplificando, attraverso un’informazione mirata, l’accesso ai servizi pubblici per le famiglie e promuovendo il coinvolgimento e la partecipazione attiva della società civile.

Il sito è www.familyline.politichefamiglia.it ed è diviso in aree tematiche: lavoro, fisco, casa, servizi cura e assistenza e altro. Per fare un esempio, tratta dalle pratiche necessarie per sposarsi all’iscrizione dei figli a scuola, alla successione, all’adozione degli animali domestici etc.,tutti quei servizi, cioè, per i quali il cittadino e le famiglie in particolare interagiscono con la PA. Per chi poi non ha familiarità con il web è a disposizione il numero verde con il Contact Center. Peccato che si tratti di progetti che, come tali, hanno una scadenza: febbraio 2016. Dovrebbero invece diventare un servizio permanente a disposizione delle famiglie e di tutti i cittadini.

Secondo Luisa Molè l’iniziativa è apprezzabile ma occorre rilevare che continua a mancare in Italia una politica strategica ed organica per la famiglia. Il Paese non può andare avanti con progetti che, per quanto efficienti e portatori di cambiamento, restano interventi spot e di facciata. La famiglia deve essere considerata un vero e proprio capitale sociale e fattore di sviluppo e non solo un ammortizzatore sociale. Per tutelare la famiglia come nucleo fondante della società è necessario attuare un piano di interventi coordinati ed una politica fiscale sia a livello nazionale che locale che garantisca più equità sociale nella distribuzione dei pesi fiscali con misure come il quoziente familiare, battaglia che UGL sta portando avanti da anni e che consente alle famiglie numerose di pagare meno tasse. Questo incrementerebbe, tra l’altro, anche la natalità che nel nostro Paese, come segnalato dall’ISTAT, ma comunque sotto gli occhi di tutti, è insufficiente a garantire il necessario ricambio generazionale.


 
 
 

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