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REGIONE LAZIO (2015): IN CRESCITA INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO

  • Immagine del redattore: Anna Maria Messina
    Anna Maria Messina
  • 30 giu 2016
  • Tempo di lettura: 1 min

Nei giorni scorsi, il Presidente dell’ Inail - Dott. De Felice - ha presentato la relazione annuale delle attività dell’Istituto per l’anno 2015. Una relazione molto esaustiva - dichiara Armando Valiani, Resp. della Ugl Lazio - che tuttavia non si esime dal mettere in luce le lacune generate dal Governo Renzi in materia di prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni. "Una relazione - continua Valiani - incentrata su tre punti:

1) Favorire una cultura d’ impresa all'interno delle realtà produttive;

2) sanare la frattura generazionale per un nuovo rapporto tra giovani e

pensionati;

3) Partecipazione alle start-up innovative

Sicuramente tre obiettivi programmatici importanti, che non devono indurre però nell'errore di perdere di vista la vera vocazione dell'Istituto: prevenire, arginare e possibilmente abbattere l'alto tasso di mortalità per infortuni sul lavoro che vede la Regione Lazio tra le più colpite; non va dimenticato che nel 2015 i decessi sono stati 113, nove in più del 2014 (104). Nel territorio laziale, dove la percentuale degli occupati è diminuita notevolmente negli ultimi anni (dato della Banca d’ Italia sede di Roma), è inaccettabile che il numero di incidenti mortali sul luogo di lavoro sia addirittura aumentato. Chiediamo pertanto al Governatore del Lazio - Nicola Zingaretti - di convocare un tavolo tecnico, dove si possa lavorare per mettere in campo azioni incisive e le dovute misure previste per la prevenzione degli infortuni professionali e delle "morti bianche", smettendo di operare tagli insensati all'Ispettorato del Lavoro ed alle Asl, affinché la sicurezza torni ad essere la più grande alleata dei lavoratori.



 
 
 

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