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LATINA: "Tutti in campo - Diamo un calcio alla violenza"

  • Immagine del redattore: Anna Maria Messina
    Anna Maria Messina
  • 30 nov 2015
  • Tempo di lettura: 2 min

Una giornata particolare, quella trascorsa il 28 novembre a Latina. Quest’anno UGL Lazio e Ugl Giovani hanno dedicato la "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne" alla raccolta di fondi da destinare al sostegno di una casa famiglia. Un torneo di calcetto con 6 squadre, composte da iscritti e sindacalisti che hanno giocato, con la benedizione di Mons. Mario Sbarigia (Vicario Generale della cittadina pontina), a Latina presso i campi del Centro Sportivo Agora. Sono intervenuti il Segretario Generale UGL Paolo Capone, Ornella Petillo -Segretario UR Lazio, Daniele Morello - Segretario Nazionale UGL Giovani, Michele Virgilio - Segretario Provinciale UGL Latina, Luisa Molè - Ufficio Pari Opportunità di genere del Lazio, Maria Teresa Roghi - Ufficio Confederale 3° Settore. La giornata ha fornito un importante spunto di riflessione su una tematica tristemente attuale: la violenza sulle donne, definita dall’Onu un crimine di stato, una delle più diffuse violazioni dei diritti umani che non fa distinzioni, colpisce donne di ogni età, etnia, cultura e ceto sociale. Le Nazioni Unite hanno ribadito l’urgenza per i Governi di prevenire, proteggere e tutelare la vita delle donne che vivono diverse forme di discriminazioni e di violenza nel corso della loro esistenza. In un momento storico di forte tensione (anche dopo i recenti agguati terroristici in Francia), in un preoccupante scenario che mette a repentaglio le nostre comuni abitudini di vita, ci accompagna la riflessione sulla violenza in un mondo dove i più deboli sono sempre più esposti e indifesi. La UGL tutta, con questa iniziativa, ha voluto ribadire con forza il suo NO alla violenza sulle donne, esaltando quei valori di rispetto e dignità della persona umana. Un dato su cui riflettere: il Lazio, da un recente Rapporto EURES su caratteristiche dinamiche del femminicidio, figura al secondo posto, nel 2014, tra le regioni italiane "per numero di femminicidi consumati": sono 19, come la Sicilia, superate dalla Lombardia con 30 vittime. L'evento ha rappresentato altresì un importante momento di aggregazione all’interno della nostra sigla sindacale; il gioco di squadra stimola la capacità di orientare le proprie forze verso il bene comune, nelle relazioni di genere, sia in ambito lavorativo che nella vita. Fare squadra vuol dire avere capacità di armonizzare le differenze e valorizzarle in vista di un obiettivo da raggiungere e la partita di sabato in un clima pieno di speranza ed allegria tra scivoloni, tifo e qualche goal, lo ha dimostrato ampiamente.



 
 
 

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