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Cittadella della Salute, al Cup solo due impiegati

  • (Da: Il Quotidiano della Puglia – Lecce del 28
  • 1 gen 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Tutti in fila indiana al Cup della "Cittadella della Salute" all'ex ospedale Vito Pazzi di Lecce. Le prime segnalazioni due giorni fa, la conferma delle lamentele nella giornata di ieri: alle 11.30, in coda dietro lo sportello, c'era una fila di oltre cento persone, ma utenti e impiegati non reggono più lo stress. Nervi scoperti e la gente inferocita minaccia passando anche dall'Ufficio informazioni tanto che, talvolta, viene richiesto l'intervento delle forze dell'ordine per placare gli animi. La denuncia arriva dai sindacati della Ugl e della Fp Cgil che chiedono al direttore generale dell'Asl di Lecce, Silvana Melli, e al direttore amministrativo dell'azienda sanitaria, Vito Gigante, di intervenire in modo efficace e in tempi stretti. Certo è che a fronte delle 250 e più prestazioni giornaliere che vengono effettuate al Cup del Poliambulatorio di Lecce ci sono in turno solo due persone. E non solo: uno degli impiegati lavora a orario ridotto e lascia il posto di lavoro a mezzogiorno. Vito Perrone, di Ugl, attacca: «Abbiamo chiesto un incontro urgente ai vertici dell'Asl perché sono anni che lamentiamo l'incapacità di organizzare in modo efficiente i servizi erogati da Sanitaservice. Quello che quotidianamente accade nel Cup della "Cittadella della Salute" è il frutto di un'organizzazione che fa acqua da tutte le parti. Questi problemi sono stati portati all'attenzione dei direttori generali che si sono susseguiti nel tempo senza, però, che si aprisse una seria riflessione e ci fossero i dovuti provvedimenti. A questo si aggiunge che l'amministratore unico di Sanitaservice è ormai pronto ad andare via e non sappiamo, al momento, quando si insedierà il nuovo manager». Perrone chiede alla Melli «risposte certe e urgenti, ma intendiamo manifestarle tutta la nostra insoddisfazione per i comportamenti discriminatori messi in atto dai coordinatori nei confronti dei lavoratori che manifestano disagio per una condizione di lavoro difficile. Una cosa tanto più grave se consideriamo che queste figure non sono state riconosciute dalle sigle sindacali perché non previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro». Insomma, i fronti sono diversi e Ugl promette di mettere in atto «tutti gli strumenti di legge, a tutela dei lavoratori, se non dovesse esserci un'immediata convocazione da parte della direzione generale». Silvio Cataldi, segretario provinciale della Fp Cgil, ricorda le ultime promesse. «Il direttore amministrativo - puntualizza Cataldi - si era impegnato, a novembre dello scorso anno, a rivedere l'assetto organizzativo dei Cup della Asl di concerto con l'amministratore di Sanitaservice. A tutt'oggi continua a persistere una gestione e una organizzazione a dir poco superficiale. Si auspica che quanto prima il nuovo amministrazione unico di Sanitaservizi, con la direzione della Asl, ponga fine ai disagi creati all'utenza». Messaggi forti e chiari, anche perché il problema è davvero di vecchia data e basterebbe aumentare il numero di sportelli aperti per evitare le lunghe penitenze ai cittadini e lo stress lavorativo agli operatori.

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