Fine del commissariamento per la Casa Divina Provvidenza: “Arriva un nuovo Universo”
- Segreteria Ugl Sanità Puglia
- 10 feb 2017
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“Un titolo ironico. Ma è quanto è accaduto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, a seguito della sottoscrizione del verbale di accordo sindacale previsto ai sensi della legge 428/90 per i trasferimenti di azienda. Si pone fine all’Amministrazione straordinaria ammessa dal Ministero, fino al 19 dicembre 2013”. Questa la dichiarazione congiunta, a margine della sottoscrizione del verbale di accordo di nuovo rivisto e migliorato, del Segretario generale Ugl Sanità Puglia, Giuseppe Mesto, e il Segretario generale Ugl-Utl, Vincenzo Abbrescia, ringraziando per “l’impegno profuso e la costanza dimostrata i dirigenti aziendali Lorenzo Pellecchia ed Emilio Iannoni, rispettivamente RSA di Foggia e Bisceglie”. Insomma, dovrà ricredersi chi dava per spacciata la fine dei tre complessi facenti capo alle Opere del Don Uva. Il 13 febbraio, infatti, sarebbe scaduto il temine consegnato dal Ministero per definire la procedura, ed in assenza di ulteriori proroghe concesse, la tensione era salita alle stelle. Reazioni complessivamente positive quella dei corpi sociali intermedi, dopo quasi sette intense ore di contrattazione. “Alla fine – spiega Giuseppe Mesto - ha prevalso spirito collaborativo, profondo senso di responsabilità, e dedizione consapevoli di essere al completo servizio dei lavoratori. Come Organizzazione sindacale siamo soddisfatti per le ulteriori migliorie recepite dai vertici aziendali. Un risultato ottenuto –ricorda l’esponente della segreteria nazionale dell’Ugl Sanità -, dopo quattro incontri capitolini durante i quali il commissario Bartolomeo Cozzoli non ha mancato di ricordare, che le sedi della CDP erano ormai in condizioni di irreversibile insolvenza, e l'assenza di investitori avrebbe comportato il fallimento della struttura e l' eventuale licenziamento dei 1600 lavoratori”. “Una scelta obbligata – puntualizza il Segretario generale della Ugl di Bari, Vincenzo Abbrescia. In realtà – spiega l’avvocato - la sottoscrizione dell'accordo è stato un atto obbligato, atteso che l'alternativa alla Universo poteva significare verosimilmente una totale perdita dei posti di lavoro. Né potevano convincere i proclami del Governatore pugliese Michele Emiliano, che sarebbe intervenuto ove le trattative fossero naufragate. Abbiamo tenuto un tavolo tecnico nel corso del quale – evidenzia il sindacalista - rispetto alla proposta iniziale della cordata foggiana, siamo riusciti a migliorare significativamente le condizioni assuntive offerte. Esclusione delle tutele crescenti – rende noto Abbrescia - e garanzia dell'art. 18 per tutti i lavoratori, applicazione dei Contratti collettivi nazionale di Lavoro, salvaguardia delle condizioni economiche e normative, così come delle anzianità di servizio. Ma – continua il Segretario regionale Ugl - soprattutto assunzione a tempo indeterminato per tutti i lavoratori, con un occhio di riguardo per i dipendenti titolari di contratti a termine a cui viene riconosciuto il diritto di precedenza ove la Universo Salute dovesse ampliare gli organici strutturali e procedere a nuove assunzioni”. Un buon accordo per gli aspetti tecnici - ribadisce Abbrescia -, ma non si nasconde, e si comprende, la preoccupazione dei lavoratori che dovranno confrontarsi con un nuovo soggetto societario, che potrebbe essere verosimilmente maggiormente interessato ai complessi aziendali - beni immobiliari della CDP - a discapito del fine sociale dello storico ‘Don Uva’. Su questo si sono divisi i lavoratori in occasione delle consultazioni dei giorni scorsi. Bene dunque un soggetto investitore, ma che possa dare continuità e soprattutto sappia dare lustro alle attività della Casa di assistenza socio sanitariae di riflesso ai tanti pazienti, quotidianamente assistiti. Il sindacato – conclude – vigilerà in ogni caso per arginare tali preoccupazioni e intervenire poderosamente davanti a squilibri di sorta che dovessero presentarsi”
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