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Pubblica Amministrazione - rimborso trattenute Tfr illegittime: ecco chi può e come fare richiesta

Tfr: le trattenute sono illegittime per i dipendenti della Pubblica Amministrazione prima in regime di Tfs. Chi può chiedere il rimborso e come fare? Ecco tutte le informazioni utili.


Trattenute Tfr illegittime: per molti dipendenti della Pubblica Amministrazione è possibile chiedere il rimborso per la somma indebitamente detratta in busta paga.


La possibilità di presentare ricorso e di chiedere il rimborso delle trattenute sul Tfr riguarda un importo pari al 2,5% detratto ai dipendenti pubblici e calcolato sull’80% dello stipendio mensile.

Il diritto al rimborso della somma indebitamente detratta al lavoratore è stata stabilita con una sentenza della Corte Costituzionale nel 2012; ancora oggi il principio non viene rispettato e molti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione ogni mese si trovano uno stipendio in busta paga inferiore a quanto dovuto.


A confermare la possibilità per il dipendente di presentare ricorso arriva la sentenza n.742 dell’11/03/2016 del Tribunale di Milano nella quale si ribadisce che è illegittimo trattenere una somma pari al 2,5% sull’80% dello stipendio a titolo di Tfr.

Il motivo alla base del contenzioso è che i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono stati fino al 2010 in regime di trattamento di fine servizio, Tfs, a differenza di quelli assunti nel settore privato in ordinario regime di Tfr. Il principio alla base del Tfs per i dipendenti pubblici era che a contribuire all’indennità mensile fosse anche il lavoratore, con appunto la trattenuta del 2,5% sul 80% dello stipendio mensile.


Dal gennaio del 2011 tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione assunti dopo il 31 dicembre 2000 sono passati al Tfr che, al contrario, non prevede alcuna contribuzione da parte del lavoratore. La prestazione è erogata per via esclusiva dal datore di lavoro.

Nonostante il principio sia stato ribadito negli anni dalla Corte Costituzionale e nonostante le continue sentenze dei tribunali regionali ancora oggi non mancano i casi in cui a pagare parte della quota del Tfr sia ancora il lavoratore. Si tratta di una trattenuta illegittima e i dipendenti pubblici possono chiedere indietro le somme indebitamente detratte.


Chi può chiedere il rimborso


Titolari del diritto a chiedere il rimborso sulle trattenute del Tfr illegittime sono i dipendenti della Pubblica Amministrazione e nello specifico si tratta del personale del pubblico impiego assunto a partire dal 1° gennaio 2001 per le buste paga ricevute a partire da gennaio 2011.


Per i dipendenti dello Stato assunti a partire dal gennaio 2001 si tratta di una cifra importante che dovrà essere restituita a titolo di rimborso e ci si aspetta che saranno in tanti a presentare richiesta di rimborso.


Come fare per chiedere il rimborso


I dipendenti della Pubblica Amministrazione che vogliono chiedere il rimborso delle trattenute Tfr possono agire per via giudiziaria. Fino ad oggi tutti i ricorsi presentati ai tribunali per il rimborso di somme detratte in maniera illegittima sono state accolte positivamente.


Un ulteriore metodo per chiedere il rimborso è inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno con la quale l’ente datore di lavoro viene diffidato e obbligato alla cessazione immediata della trattenuta e al rimborso delle somme già illegittimamente trattenute.


Questo è il primo passo importante da fare per bloccare la trattenuta ed interrompere la prescrizione.


Il datore di lavoro avrà tempo 30 giorni per attuare la richiesta.


Successivamente, sia che si voglia agire per via giudiziaria o che si voglia procedere con la diffida a mezzo raccomandata il lavoratore dovrà quantificare in maniera esatta l’importo del rimborso.

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