Primo Maggio, delegazione Ugl Sanità a Bagnoli per 'Sud, Ambiente e Lavoro'
- Anna Maria Messina
- 15 nov 2015
- Tempo di lettura: 3 min
Una delegazione dell’Ugl Sanità, guidata dal segretario nazionale, prenderà parte alla manifestazione organizzata dalla Confederazione a Bagnoli (Napoli) per la celebrazione del Primo Maggio 2015. “Come già annunciato dal segretario generale Paolo Capone – spiega il Segretario – al centro della manifestazione ci saranno il lavoro, le tutele per le lavoratrici ed i lavoratori messe pesantemente in discussione dal Jobs Act, e due grandi temi cancellati dall’agenda del governo Renzi: ambiente e Mezzogiorno”. “Come Federazione della Sanità – continua la sindacalista – porteremo in piazza le rivendicazioni degli operatori del comparto che lavorano con abnegazione e competenza in tutti i servizi assistenziali, malgrado i continui tagli lineari alle risorse e al personale. Ribadiamo da tempo che nuovi tagli sulla Sanità corrispondono solo ad una ulteriore riduzione dei servizi ai cittadini e che, di questo passo, si mette sempre più in discussione la sopravvivenza stessa del Servizio Sanitario Nazionale. Il Governo, - prosegue - anche con la nuova manovra di tagli alla spesa sanitaria, continua ad intervenire pesantemente sul comparto, con la convinzione che sulla Sanità ci siano ampi margini di recupero. Temiamo, però, che anche questo nuovo intervento non riuscirà a tagliare i verisprechi e a favorire una seria riorganizzazione ed un reale efficientamento delle prestazioni, unica strada, secondo noi, per arrivare ad un ingente recupero di risorse da poter poi reinvestire su personale e servizi”. Per il segretario regionale dell’Ugl Sanità della Campania, Franco Patrociello, “la scelta di Bagnoli per la ricorrenza del Primo Maggio sarà anche l’occasione per focalizzare l’attenzione sulle principali problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori del settore non solo in un territorio già di per sé difficile per tanti altri aspetti come quello di Napoli, ma anche nelle altre province campane. Al centro delle battaglie portate avanti dalla nostra Organizzazione c’è sicuramente quella delle liste d’attesa infinite, che sempre più spesso costringono i cittadini a lunghi viaggi della speranza verso altre Regioni, soprattutto del Nord. Per non parlare poi – continua il sindacalista – della carenza dei posti letto in tutte le strutture, con i pazienti che attendono per ore in barella o addirittura seduti sulle sedie nei corridoi dei Pronto Soccorso prima di essere distribuiti nei reparti, dove non è neanche detto che siano sistemati in un letto vero. Inoltre, la mancanza di servizi territoriali costringe i cittadini a rivolgersi direttamente alle strutture di emergenza, sovraffollandole in maniera insostenibile e portandole al collasso”. Per Patrociello “il blocco del turn-over ha provocato una riduzione di personale che oltre ad essere ormai ‘cronica’ rischia di diventare sempre più pericolosa, perché gli operatori attualmente in forze sono numericamente insufficienti a far fronte alla grande richiesta di assistenza. Lamentiamo da tempo – aggiunge – anche la carenza di collaborazione tra le diverse strutture sanitarie del territorio e siamo promotori di un piano di riorganizzazione che prevede un professionista del settore a capo sia dei manager dei presìdi provinciali sia dei direttori generali delle Asl in grado di coordinare l’intero sistema assistenziale, e un maggiore coinvolgimento dei medici di famiglia in modo che i pazienti, quando hanno necessità di recarsi in ospedale, abbiano già una cartella clinica compilata dal proprio medico curante con le informazioni necessarie, così da evitare l’inutile ripetizione degli esami”. “Nella nostra provincia – conclude Patrociello – la stretta collaborazione con la Federazione dell’Ugl Medici, ci sta portando anche a grandi risultati, come l’ulteriore convocazione di qualche giorno fa alla Regione Campania, insieme a Cgil, Cisl e Uil, per discutere con il Presidente Caldoro del nuovo piano ospedaliero”.
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