Presidio davanti alla clinica Malzoni. Scatta lo stato di agitazione
- CAMPANIA (Da: Quotidiano del Sud del 22 marzo
- 22 mar 2016
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Il presidio tenuto ieri mattina davanti alla clinica Malzoni di viale Italia non ha realizzato alcun risultato, così le organizzazioni sindacali hanno ufficialmente proclamato lo stato di agitazione del personale e inviato al prefetto di Avellino, Carlo Sessa, l'attivazione della procedura di conciliazione prevista dall'articolo 2, comma secondo, delle legge n. 146 del 1990, così come modificato dalla legge n. 83 del 2000.
Le organizzazioni sindacali attaccano l'azienda perché non solo non ha versato la mensilità relativa al mese di febbraio 2016, che avrebbe dovuto pagare entro il 10 marzo scorso, ma soltanto lo scorso 16 marzo con colpevole ritardo ha provveduto a comunicare ai lavoratori il disguido nel pagamento degli stipendi e lo ha fatto attraverso una nota che non lascia intravedere spiragli positivi in tempi brevi.
"Per tutta risposta - sottolinea il sindacato una nota congiunta - il sindacato ha chiesto alla direzione della casa di cura di voler procedere a comunicare entro il successivo 18 marzo la soluzione rispetto al mancato pagamento degli stipendi senza ricevere alcuna risposta". Da qui Marco D'Acunto, segretario della funzione pubblica della Cgil, Mario Walter Musto della Funzione pubblica della Cisl, Stefano Caruso dell’Ugl sanità privata e Romina Iannuzzi del Nursind hanno proclamato lo stato di agitazione.
Ieri mattina i lavoratori che non erano in servizio hanno dato vita al presidio in maniera silenziosa e senza arrecare disagi agli utenti ed alla struttura sanitaria, l'iniziativa non intendeva creare problemi, ma sensibilizzare l'azienda ed i pazienti intorno ad un disagio economico rilevante che potrebbe essere anche amplificato in futuro perché le prospettive non sono chiare. Inoltre, sembra che la manifestazione di ieri mattina non sia stata perfettamente condivisa da tutte le sigle sindacali, così il presidio è stato organizzato in misura ridotta, anche perché il problema resta in capo al gruppo Malzoni ed è in quella sede che occorre trovare la soluzione.
Il ritardo sarebbe stato determinato dalla circostanza per la quale la Regione Campania non trasferisce in tempo le risorse a tutte le strutture sanitarie e non solo alla Malzoni, ma il sindacato esprime dubbi e perplessità su questa giustificazione, temendo che i termini siano di diversa natura. Il prefetto di Avellino dovrebbe convocare le parti subito dopo Pasqua, ma è evidente che il sindacato spera in una soluzione diretta con l'azienda, con la quale i rapporti, dopo un periodo di tensione, si erano distesi.
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