Patrociello: "Il nostro SSN, tra i migliori al mondo, reso pessimo dalla cattiva gestione"
- Ufficio stampa Ugl Sanità
- 28 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Quanto denunciato nei giorni scorsi dall’Ipasvi circa la presenza di 15 mila ‘abusivi’ tra i professionisti della sanità, di cui 5.500 ‘falsi infermieri’, richiama la necessità di maggiori controlli ma anche di particolare attenzione per un settore fondamentale della nostra società, da cui dipende il diritto alla salute dei cittadini che, ricordiamo, dovrebbe essere dovere dello Stato garantire.
La presenza di abusivi arreca infatti un danno non solo alle aziende in cui lavorano, ma soprattutto ai pazienti che si affidano a loro credendoli preparati e competenti, nonché a tutti i lavoratori seri, onesti e che possiedono i requisiti ed i titoli per svolgere legalmente la professione.
Riteniamo, tuttavia, che questa situazione sia in un certo senso ‘favorita’ anche dal blocco del turn over e dall’assenza di concorsi che mettono le aziende nelle condizioni di cercare personale attraverso ‘canali’ in cui è più difficile garantire controlli efficaci, come le agenzie interinali o le cooperative che, tra le altre cose, rappresentano il più delle volte esse stesse un ‘danno’ per i lavoratori in quanto non assicurano stipendi adeguati a fronte di turni di lavoro massacranti.
E’ per questo che da tempo chiediamo di rivedere le piante organiche, perché troppo spesso l’assistenza, seppur di qualità, viene offerta a prezzo di turni estremamente faticosi per i lavoratori, per non parlare poi di un vero e proprio ‘caporalato’, non sempre facile da estirpare, che stringe gli stessi lavoratori in una morsa fatta di pressioni e ricatti.
Questo è un quadro che non fa bene alla sanità, ai professionisti, agli utenti.
Siamo fermamente convinti che il nostro Sistema Sanitario sia tra i migliori al mondo, ma la cattiva gestione lo rende pessimo.
Gli episodi di malasanità e le tragedie che purtroppo qualche volta si verificano, infatti, sono principalmente dovuti alla disorganizzazione che regna nelle strutture, alla presenza di personale numericamente inadeguato a fronteggiare la richiesta sempre crescente di cure e assistenza, ad una cattiva gestione delle risorse a disposizione.
E’ per questo che stiamo portando avanti la nostra battaglia per una migliore organizzazione della sanità a tutti i tavoli di confronto e ad ogni livello, dalle singole province al Governo centrale.
E’ troppo semplice ‘scaricare’ la colpa di tutti i problemi sui lavoratori ma – è bene ricordarlo – se non ci fossero loro a garantire impegno e professionalità, il Sistema Sanitario di cui sempre ci vantiamo come esempio di democraticità ed efficienza, sarebbe fallito già da tempo.
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